Il progetto ha come obiettivo principale l’inserimento socio-lavorativo della popolazione carceraria, attraverso la creazione di una rete di collegamento tra l’Istituto stesso (il carcere “Pagliarelli” di Palermo) e il tessuto sociale del territorio. Si intende, a tal fine, promuovere la realizzazione di un piano di interventi in favore dei soggetti in esecuzione di pena, che si sostanzi in iniziative finalizzate alla ri-educazione e alla ri-socializzazione dei condannati, garantendo loro parità nelle opportunità formative, professionali e sociali, in modo da evitare future e possibili discriminazioni in ambito lavorativo. L’inserimento socio-lavorativo verrà favorito attraverso un percorso destinato a tali soggetti (una parte dei detenuti), che prevede la formazione, alternata ad un periodo di work experience, nei vari settori connessi con la realizzazione di opere edili per la costruzione d’impianti sportivi.
OBIETTIVI GENERALI
Rafforzare l’integrazione sociale dei soggetti in esecuzione di pena e contrastare i fenomeni di povertà attraverso percorsi personalizzati, finalizzati all’inserimento lavorativo;
Sostenere una maggiore partecipazione dei soggetti in esecuzione di pena alle opportunità occupazionali e formative;
Migliorare l’offerta dei servizi di assistenza sostenendone l’integrazione con le politiche attive del lavoro potenziando in tal modo l’accesso al mercato del lavoro dei soggetti in esecuzione di pena;
Promuovere il raggiungimento, da parte dei soggetti in esecuzione di pena, di un’armonia tra “sapere, saper fare, saper essere”;
Stimolare e diffondere la cultura della solidarietà.
OBIETTIVI SPECIFICI
Realizzare interventi formativi per la creazione di figure professionali facilmente spendibili nel mercato del lavoro;
Facilitare l’inserimento lavorativo dei soggetti, una volta fuoriusciti dal circuito del penale, contrastando quindi i fenomeni di povertà;
Migliorare l’offerta dei servizi di assistenza sostenendone l’integrazione con le politiche attive del lavoro attraverso uno sportello di consulenza per la costituzione di imprese sociali/cooperative;
Promuovere campagne di informazione, diffusione e pubblicizzazione aventi per oggetto la cultura della solidarietà e della legalità;
Stipulare un Protocollo d’Intesa tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati a sviluppare le politiche attive sul lavoro e sull’inclusione sociale di persone in stato di svantaggio, promuovendo campagne per la legalità al fine del trasferimento delle buone prassi e della cultura della solidarietà.
L’insieme degli interventi descritti dal progetto avrà una durata complessiva di 24 mesi.
Fase 0 – Avvio delle attività preliminari per l’attuazione dell’intervento, costituzione dell’ATS tra i partner; avvio dell’attività di direzione, controllo e valutazione che sarà svolta per tutto il periodo di attuazione del progetto.
Fase 1 – Ricerca. Per favorire l’inclusione/inserimento sociale e professionale verrà effettuato uno studio distinto in due fasi consecutive: una iniziale panoramica sulle statistiche già esistenti e una successiva indagine di approfondimento per indagare il profilo socio-anagrafico del detenuto. L’azione di ricerca sarà effettuata su un campione di circa 400 detenuti che permetterà di effettuare un’analisi conoscitiva delle caratteristiche della popolazione carceraria rispetto alle esperienze lavorative pregresse. Per la ricerca verranno utilizzate delle griglie per la raccolta dei dati che confluiranno in un database che, insieme ad una pubblicazione sull’indagine effettuata, costituirà l’output dell’azione.
Fase 2 – Orientamento/selezione. Conclusa l’azione di ricerca verrà attivata la fase di orientamento, rivolta a circa 100 detenuti, che porterà all’identificazione del target dei soggetti che beneficeranno delle attività di inclusione/inserimento sociale e professionale previste. Il bilancio delle competenze, che sarà effettuato sia a livello individuale che di gruppo, permetterà di mettere a punto un percorso professionale mirato, attraverso l’analisi sistematica delle caratteristiche personali con l’ausilio di test e schede di autoanalisi (rilevazione di caratteristiche personali, interessi e valori professionali, conoscenze e capacità di natura tecnica e capacità trasversali). Alla fine di questa indagine saranno selezionati i detenuti che verranno inseriti nei percorsi di formazione e work experience.
Fase 3 e 4 – Percorsi di formazione, work experience e realizzazione di laboratori. Successivamente alle azioni di Ricerca e Orientamento e preliminarmente all’avvio della fase di formazione e work experience, rivolta ai detenuti, è prevista la formazione per gli operatori che lavorano/collaborano a vario titolo all’interno del Carcere, al fine di rafforzare le loro competenze. Tale formazione avrà una durata di 40 ore, sarà rivolta ad un numero di circa 20 destinatari e permetterà il conseguimento dell’attestato di Operatore Criminologo Penitenziario (O.C.P).
L’azione formativa di Work Experience è volta a promuovere processi di acquisizione di competenze e di formazione professionalizzante al fine di offrire opportunità lavorative concrete e qualificanti per il futuro reinserimento lavorativo del detenuto. Tale azione formativa verrà rivolta a 48 detenuti selezionati tra i 100 attraverso l’azione precedente (Orientamento/selezione). I partecipanti alle attività formative saranno scelti sulla base degli incontri, dei bilanci delle competenze e di iniziative di informazione, motivazione e orientamento che li indirizzeranno verso i corsi più adatti alle loro capacità e aspirazioni e anche in relazione alle successive possibilità di inserimento nel mercato del lavoro all’esterno della Istituto di pena. Per quanto attinente alle metodologie didattiche adottate in aula si prevede l’integrazione tra due differenti metodologie formative:
– formazione “istituzionale/tradizionale”, intendendo in questo senso interventi interattivi docente/discenti mirati al trasferimento di conoscenze/competenze attraverso processi didattici formali/deduttivi di pertinenza del singolo modulo/contenuto formativo;
– formazione “learning-by-doing”, intendendo in questo senso interventi interattivi docente/discenti mirati al trasferimento di esperienze (presentazione di case-studies, simulazioni e role playing) che consentano ai partecipanti di trasferire le conoscenze e competenze acquisite in modelli che gli stessi partecipanti potranno applicare/testare nei diversi contesti in cui andranno ad operare.
La formazione in aula sarà propedeutica e necessaria alla successiva work experience. La metodologia formativa adottata utilizzerà le potenzialità dell’apprendimento attivo e cooperativo, attraverso il superamento dei processi di trasmissione frontale e acquisizione passiva di contenuti. La work experience, si realizzerà all’interno dell’istituto Pagliarelli negli appositi spazi e laboratori che verranno allestiti, al fine di permettere ai formandi l’acquisizione di competenze connesse all’ambito professionale di riferimento (knowledge worker). Durante il periodo di work experience, infatti, ai corsisti sarà consentito di approfondire le conoscenze teoriche, acquisite durante la formazione d’aula e pregressa, ed applicarle nella pratica, facendone esperienza diretta.
Scopo della Work Experience (WE) è, quindi, permettere agli allievi di fare un’esperienza pratica e contestualmente di applicare le conoscenze acquisite durante le attività corsuali. Concretamente, la Work Experience consisterà in un percorso di training on the job. Gli allievi faranno esperienza diretta sul campo e saranno impegnati nella realizzazione del campo di calcio regolamentare con l’affiancamento continuo di un docente e di un tutor e la consulenza di esperti del C.O.N.I. che, attraverso un vero e proprio lavoro di mentoring, li aiuteranno ad applicare le conoscenze teoriche e a comprendere le dimensioni del lavoro più operative, organizzative e di ruolo. Il progetto prevede la realizzazione di quattro percorsi formativi che mirano a formare quattro distinte figure professionali interconnesse tra loro.
Nello specifico i quattro corsi saranno:
– Operaio edile: L’obiettivo di questo corso è di dare non solo un’istruzione tecnica ma anche conoscenze giuridiche delle varie problematiche del mondo del lavoro. Si prefigge inoltre di dare conoscenze di base utili alla pratica riguardante la lettura del disegno edile, i materiali, la tecnologia e le norme antinfortunistiche assieme a diversificate capacità pratiche di esecuzione di opere in muratura, carpenteria e lavorazione del ferro.
– Operatore/manutentore del verde: L’obiettivo di questo corso è fornire una forma zione di base indispensabile per operare presso nel settore specifico della manutenzione del verde.
– Elettricista: L’obiettivo di questo corso è di dare la possibilità di acquisire conoscenze di base teoriche e pratiche per la realizzazione di impiantistica civile, lettura di schemi elettrici, progettazione di piccoli impianti e di impianti d’illuminazione pubblica, con competenze delle normative generali di antinfortunistica.
– Custode e manutentore di impianti sportivi: l’obiettivo di questo corso mira a fornire una formazione di base circa le conoscenze per custodire nonché mantenere uno o più impianti sportivi, garantendo adeguatezza alle normative, ambiente accogliente ed efficienza degli impianti.
I quattro interventi, da un punto di vista della loro articolazione, sono strutturati in maniera analoga: prevedono un periodo di formazione d’aula della durata di 850 ore ciascuno, di cui 150 d’aula e 700 di work experience. Il numero di destinatari previsto è di 12 detenuti per ciascuno degli interventi. Al completamento delle attività i formati acquisiranno un attestatoriconosciuto dal competente Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale, così come previsto dalla normativa regionale. Tutti i corsi prevedono un modulo obbligatorio di sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs 81/08).
Fase 5 – Consulenza alla transizione al lavoro. Terminate le attività formative e di Work Experience i destinatari del progetto beneficeranno della consulenza di uno sportello di consulenza al lavoro e costituzione di imprese sociali, realizzato ad hoc. Lo sportello opererà sia in termini di inserimento nelle cooperative esistenti, che nei termini dello stimolo per l’autoimpiego o supporto alla costituzione di nuove cooperative. Lo sportello metterà in atto azioni che garantiscano la continuità nei programmi trattamentali e di reinserimento sociale, per chi sconta una pena prima detentiva all’interno del carcere, e successivamente in misura alternativa all’esterno.
Fase 6 e 7 – Iniziative di informazione, comunicazione e diffusione e Partnership territoriali. In questa fase avverrà il trasferimento della metodologia progettuale e delle buone prassi attraverso iniziative di informazione e comunicazione volte a diffondere la cultura della solidarietà e ad offrire momenti di riflessione sul tema dell’inclusione sociale dei soggetti in esecuzione di pena. Verranno organizzati 5 seminari per la diffusione e restituzione dei risultati dell’intervento che verranno tenuti durante le varie fasi del progetto. Il primo seminario pubblicizzerà il progetto; è previsto al quarto mese. Il secondo seminario è previsto al sesto mese; il tema centrale riguarderà l’ambito criminologico e saranno presentati i primi dati della ricerca. Il terzo verrà svolto all’undicesimo mese; avrà come tema la promozione di imprese sociali e la continuità nei programmi trattamentali e di reinserimento sociale. Il quarto seminario verrà svolto al diciottesimo mese; sarà focalizzato sulla conclusione dell’attività di Work Experience e sulla promozione dell’avvio di un torneo di calcio tra i detenuti.
L’ultimo seminario è previsto al ventitreesimo mese: verranno presentati i dati finali del progetto. La fase conclusiva del progetto tende allo sviluppo di un intreccio organico tra politiche sociali e del lavoro finalizzate ad offrire migliori opportunità di integrazione socio-lavorativa alla categoria svantaggiata oggetto del progetto attraverso la creazione di partnership territoriali e la sottoscrizione di Protocollo d’Intesa tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati a sviluppare le politiche attive sul lavoro e sull’inclusione sociale di persone in stato di svantaggio, promuovendo campagne per la legalità al fine del trasferimento delle buone prassi e della cultura della solidarietà.